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L’OSAS, acronimo di Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, è un disturbo piuttosto diffuso nella popolazione: secondo le stime ne soffrono il 4% degli uomini e il 2% delle donne. Eppure, nell’80% dei casi non viene diagnosticata: alcuni sintomi tipici, come ad esempio il russare notturno, vengono spesso trascurati, rendendola una patologia scarsamente riconosciuta.
In questo contesto, le farmacie giocano un ruolo essenziale e strategico per la salute e la sicurezza del paziente: i farmacisti hanno infatti la possibilità di individuare in maniera tempestiva eventuali sintomi o comportamenti riconducibili a una possibile diagnosi di OSAS.
Ci sono alcuni sintomi e comportamenti specifici a cui il farmacista dovrebbe prestare attenzione. Nel dettaglio:
Nel caso in cui il farmacista riscontrasse i sintomi e/o le caratteristiche sopraelencate, può offrire al paziente di eseguire e compilare insieme il Questionario di Berlino, un test validato a livello mondiale per valutare la presenza di apnee ostruttive del sonno.
Il questionario è di semplice comprensione ed esecuzione, e si articola in tre fasi o sezioni, dedicate rispettivamente a:
Questa sezione è incentrata sul russamento notturno, con domande mirate che riguardano anche terze persone che potrebbero aver notato interruzioni della respirazione durante il sonno o altri disturbi.
La seconda sezione riguarda la qualità della vita durante il giorno: chi soffre di OSAS spesso manifesta scarsa capacità di concentrazione, stanchezza, disturbi dell’umore, sonnolenza e cefalea.
La terza sezione contiene un’unica domanda inerente alla pressione arteriosa, in cui viene chiesto di calcolare il proprio indice di massa corporea (BMI); infatti, il superamento di un determinato valore potrebbe indicare la presenza di OSAS.
L’OSAS, se non diagnosticata e trattata adeguatamente, può causare gravi problemi di salute. Il sistema cardiovascolare è il primo ad essere gravemente danneggiato da questa patologia che, riducendo il flusso di ossigeno, influenza direttamente il ritmo della frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Questo fenomeno non avviene solo durante la notte (cioè il periodo di tempo durante il quale si verifica l’apnea), ma si verifica anche durante il giorno e in molti casi può portare a ipertensione farmacoresistente.
A loro volta, le variazioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, soprattutto se correlate ad altre patologie (come l’obesità).
Non va inoltre dimenticato che il rischio di complicazioni aumenta ulteriormente nei pazienti anziani.
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